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stimolazione cognitiva per pazienti

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Stimolazione cognitiva per pazienti affetti da demenza

La stimolazione cognitiva

È un intervento che si inserisce all’interno delle terapie non farmacologiche finalizzato al mantenimento e al potenziamento delle funzioni cognitive ancora integre. Le attività che vengono svolte hanno lo scopo di contrastare il declino cognitivo legato alla malattia, sfruttando alcuni principi quali la "plasticità sinaptica" e la "riserva cognitiva". Le sedute sono personalizzate in modo da lavorare sui punti di forza e di debolezza di ciascuno. Gli interventi previa valutazione neuropsicologica, vengono svolti sulla base di un programma di riabilitazione individuale che tiene conto delle funzioni cognitive conservate quali, ad esempio, la memoria, il linguaggio e l’attenzione.

Stimolare il paziente per renderlo nuovamente parte attiva in ambito familiare e sociale

Stimolare il paziente per renderlo nuovamente parte attiva in ambito familiare e sociale

Stimolazione cognitiva individuale in presenza

Le sedute si tengono all’interno di locali adeguati, in una stanza silenziosa e ben illuminata, sono condotte da uno psicologo esperto in neuropsicologia ed hanno la durata minima di un’ora. Si alternano le attività carta e matita, passando a software computerizzati per arrivare ad esercizi totalmente personalizzati: ogni seduta viene pensata tenendo conto delle abilità, delle preferenze e dei gusti della persona.

Stimolazione cognitiva individuale online

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L’emergenza sanitaria attuale ha richiesto la creazione di una modalità a distanza per lo svolgimento delle nostre attività per rimanervi sempre vicini e non vanificare gli effetti terapeutici. Abbiamo attivato un servizio a distanza in cui è possibile svolgere le normali sedute settimanali comodamente da casa. Una serie di attività, calibrate sulle capacità di ogni singola persona, attraverso l’utilizzo di software informatici, immagini e suoni tesi a stimolare i ricordi legati alla memoria a breve e lungo termine.

Stimolazione cognitiva individuale a domicilio

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La stimolazione cognitiva a domicilio consiste in esercizi semplici e divertenti, volti a stimolare la memoria della persona malata senza farla sentire inadeguata ma, anzi, coinvolgendola il più possibile e rafforzandone l’autostima. L’obiettivo è quello di mettere a proprio agio il paziente: sicuro e protetto dentro le mura di casa propria. Abbiamo pensato a questa iniziativa per offrire una possibile soluzione ai caregiver che desiderano impegnare la persona cara in alcune attività, ma non hanno la possibilità di accompagnarla regolarmente in una struttura specifica per impegni lavorativi o per difficoltà negli spostamenti. Le attività proposte sono svolte da psicologi esperti in neuropsicologia che sono in grado di interagire con il malato senza stressarlo o farlo sentire sotto esame. Gli obiettivi di questa tipologia di stimolazione cognitiva sono molteplici: rallentare il deterioramento cognitivo e rafforzare le relazioni sociali e familiari.

Perché l’Associazione Alzheimer Roma OdV ha pensato alla stimolazione cognitiva?

Familiari e pazienti: due volti della stessa medaglia

Siamo convinti che il benessere del familiare e quello del proprio caro malato siano strettamente collegati: crediamo infatti, che la qualità della vita dell’uno influenzi in modo imprescindibile quella dell‘altro, in una sinergia in cui nessuna delle due parti debba rimanere esclusa.

Una rete di salvataggio sempre più ampia

Per questo motivo l’Associazione Alzheimer Roma, oltre all’impegno quotidiano nell’aiutare e supportare i familiari, si è dedicata negli ultimi due anni ad ampliare la propria rete di sostegno estendendola anche al malato, consapevole che l’aiuto al paziente è indirettamente un aiuto anche per il caregiver.

Una voce che non poteva rimanere inascoltata

La necessità che ci ha spinti ad ampliare la nostra rete di supporto è nata, come spesso accade, dall’ascolto attivo ed empatico dei nostri volontari e professionisti nel rapporto quotidiano con i familiari. Dalle telefonate e dai colloqui svolti abbiamo notato come negli ultimi tempi emergessero da parte dei familiari richieste di attività che coinvolgessero il proprio caro malato, stimolandolo e rendendolo nuovamente parte attiva in ambito familiare e sociale.

Di certo non potevamo lasciar inascoltate le vostre richieste.

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