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Agnosia

L’ Alzheimer influisce sulla memoria e su altre capacità di pensiero; l'agnosia rende difficile riconoscere oggetti, persone o luoghi. Può capitare che la persona abbia una forchetta in mano e non sappia a cosa serve, questo perché il suo cervello fa fatica a capire cos'è quello che percepisce.

Immaginiamo il nostro cervello come una centralina super complessa che riceve informazioni da tutti i nostri sensi: occhi, orecchie, naso, bocca, pelle; queste informazioni arrivano al cervello attraverso dei "cavi". Quando una persona ha l'agnosia, i sensi (come gli occhi che vedono o le orecchie che sentono) funzionano bene; quindi, i "cavi" portano le informazioni al cervello, però, la parte del cervello che ha il compito di capire e riconoscere quelle informazioni è danneggiata.

 

Informazioni e consigli pratici


Cosa possiamo fare per aiutarli?

  • Parlare in modo semplice e chiaro

  • Mostrare pazienza e comprensione

  • Usare altri sensi, a volte, toccare l'oggetto mentre se ne parla può aiutare.

Cosa non fare?

  • Non arrabbiarsi o spazientirsi se non riconosce subito un oggetto

  • Non insistere o discutere se identifica una cosa in modo sbagliato

  • Non fare test a sorpresa chiedendogli "Cos'è questo?" o "Chi sono io?"


In generale, cercare di essere sempre gentile, paziente e comprensivo. Aiutarlo con calma e mostrare affetto è la cosa più importante.

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