

Discesa Libera
Anno di uscita 2025
Discesa Libera è un film scritto e diretto da Sandro Torella; racconta la storia di Manuel Falco (interpretato dallo stesso regista), un giovane attore emergente, la cui carriera subisce un inaspettato stop a causa di alcune battute non gradite da personaggi influenti. Allontanato dal mondo dello spettacolo, il protagonista si ritrova improvvisamente solo e senza lavoro. Costretto dalle circostanze ad accettare un impiego come badante di Vittorio (uno straordinario Massimo Mirani), un ex professore teatrale affetto da Alzheimer. Il lavoro è solo un modo di sbarcare il lunario, ma con il passare del tempo Manuel scopre in quell'uomo smarrito interessi condivisi: il teatro.
L'incontro/scontro (solo iniziale) con Elisa De Blasi (Jennifer Mischiati), una giovane dottoressa che segue i pazienti della clinica, fa nascere in Manuel un'idea folle: organizzare uno spettacolo con i pazienti, sfruttando il paradosso dell'attore – capace di recitare ogni giorno lo stesso copione come fosse nuovo – e quello della malattia, che cancella il presente ma lascia riaffiorare ricordi lontani.
Manuel trasforma la clinica in un palcoscenico e i degenti in attori di un gioco o della propria vita; in fondo è difficile scindere la finzione e la realtà quando si affronta il quotidiano. Lo spettacolo è un successo, capace di ridare la voce a chi sembrava l’avesse perduta. In questo percorso, Manuel ritrova sé stesso, la passione per il teatro.
Commoventi e divertenti (si ride anche parecchio, specialmente nel finale) gli altri attori, volti noti agli spettatori; da apprezzare la scenografia e le ambientazioni, specialmente quella della fuga tra le montagne.
Noi siamo come due isole senza mare, è il sottotitolo e il mantra di Vittorio.
Il malato di Alzheimer, questa appare la tesi del film, è solo una persona che ha perduto la memoria e ogni giorno è costretto a ricominciare da capo, a reinventarsi, a cercare di capire chi è.
Non è facile parlare di Alzheimer senza scadere nei luoghi comuni, intrattenendo con leggerezza ma mai con superficialità. In questo film ci si è riusciti benissimo. Si esce dalla visione meno cupi e maggiormente predisposti verso le demenze.
