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Still Alice
Anno di uscita 2014
Still Alice è un film drammatico diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, tratto dal romanzo omonimo di Lisa Genova.
La pellicola racconta la storia di Alice Howland, una linguista di successo, che a 50 anni riceve la diagnosi di Alzheimer precoce, una forma rara e aggressiva della malattia che colpisce persone molto giovani. Interpretata magistralmente da Julianne Moore, che ha vinto l'Oscar come miglior attrice protagonista per questo ruolo, Alice affronta con crescente angoscia e determinazione la perdita della memoria e della propria identità.
Il film si distingue per la sua sensibilità nel trattare un tema tanto delicato. La narrazione esplora il progressivo deterioramento delle capacità cognitive di Alice, ma non si limita a focalizzarsi sulla malattia in sé. Still Alice approfondisce le relazioni familiari, mostrando come i figli e il marito reagiscono alla situazione, cercando di adattarsi a una realtà che cambia ogni giorno. Le dinamiche familiari sono complesse, con ogni membro che reagisce in modo diverso alla malattia di Alice, riflettendo i conflitti interiori, le paure e le difficoltà nel gestire una situazione tanto dolorosa.
La pellicola offre uno spunto di riflessione importante per i familiari delle persone con Alzheimer, poiché evidenzia non solo la sofferenza di chi vive con la malattia, ma anche l'impatto che essa ha su chi sta accanto ai malati. Invita i familiari a essere presenti e a riconoscere la persona che rimane anche quando la memoria svanisce, a cercare di mantenere una connessione emotiva pur affrontando l'incertezza. Inoltre, il film pone l’accento su come l'amore e la comprensione possano essere risorse fondamentali per affrontare la malattia, pur nel profondo sconforto che essa comporta.
In definitiva, Still Alice è un film potente e riflessivo, che affronta con grande empatia una tematica complessa e dolorosa. La sua capacità di mostrare la malattia di Alzheimer da una prospettiva intima e personale, lo rende un'opera importante, che invita alla riflessione sull'identità, la memoria e l'amore familiare.