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Lontano da lei

Lontano da lei

Anno di uscita 2006

Questo film del 2006 tratto dal libro “Lettere dall'Islanda” con Julie Christie e Grant Anderson, racconta una storia d’amore che sembra sia stata scritta e racchiusa in uno spartito, dove un musicista ha nostalgicamente scandito le note del tempo.

Fiona e Grant, una coppia canadese sposata da più di quarant'anni, vive serenamente nel proprio cottage in Ontario. Trascorrono piacevolmente momenti della giornata davanti al camino acceso e amano leggere uno dei loro libri preferiti “Lettere dall'Islanda”.

Spesso escono a fare lunghe passeggiate nella natura e praticano insieme lo sci di fondo.

La vita dei coniugi per molto tempo scorre tranquilla, sono i protagonisti di una quotidianità piena di ironia e complice tenerezza.

Quando a Fiona viene diagnosticato l'Alzheimer, i due sono costretti per la prima volta a separarsi per lungo tempo.

Entrata nella casa di cura, Fiona, a causa della lontananza dal marito, inizia a dimenticarsi di lui e a nutrire interesse verso Aubrey, un altro ospite della residenza.

Grant si trova a vivere un profondo smarrimento: il progredire della malattia di sua moglie è lento e inesorabile, ma il suo amore per lei è una fiaccola che rimane sempre accesa. Fa di tutto pur di vederla serena, spingendosi anche a fare cose di cui mai si sarebbe ritenuto capace.

Fino a che punto Grant riuscirà ad andare oltre i sentimenti come la gelosia e la paura dell'abbondono? Sarà in grado di trovare dentro di sé la forza per vedere felice Fiona un'ultima volta?

Molte scene in questo film toccano le corde del cuore, non si può non notare la particolare sinergia, anche se a tratti malinconica, di Grant e Fiona.

 

“Non è forse vero che per quanto ci avventuriamo nei nostri luoghi di persecuzione, dove i rimpianti accusano, torniamo sempre alla fede comune dalla quale tutti discendiamo? Torniamo alle mani, ai piedi, alle facce. I bambini sono sempre là ed afferrano le mani anche quando sono più terrorizzati, gli innamorati non riescono a decidere se andare o rimanere. L'artista e il dottore ritornano più spesso, solo i pazzi mai e poi mai torneranno, perché i dottori continuano a preoccuparsi quando sono lontani nel caso la loro abilità sia sofferente e disertata. Gli amanti hanno vissuto così a lungo con giganti e folletti che pretendono fiducia, e l'artista prega con tanta dolcezza, fa che io trovi purezza in tutto ciò che accade, perché l'unicità è il vero successo e allora fa che io percepisca le immagini della storia, tutto ciò che io ho lontano dubitando e andando via, il presente ed il passato sono leggeri come piume...” 


Tratto dal libro "Lettere dall'Islanda" di Wystan Hugh Auden e Louis MacNeice 

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