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Comunicare con il malato

I malati di Alzheimer possono avere difficoltà di comunicazione che tendono ad aggravarsi con l’avanzare della malattia. Queste problematiche, vengono racchiuse sotto il termine afasia, che sta ad indicare la difficoltà o la perdita della facoltà di capire la lingua parlata e/o scritta. In una fase iniziale si assiste ad una difficoltà nel ricordare i nomi degli oggetti di uso comune o di persone, mentre in una fase avanzata si assiste ad una graduale perdita del linguaggio spontaneo (frammenti di parole ripetute ecolalie) che rende quasi del tutto impossibile la comunicazione verbale.


Informazioni e consigli pratici

Cosa fare nella comunicazione verbale:

  • Prendi l’iniziativa cercando di incoraggiarlo a parlare;

  • Utilizza parole semplici e formula frasi brevi;

  • Utilizza un tono di voce calmo e rassicurante;

  • Cerca di adattarti al suo stile di linguaggio;

  • Comunica un concetto alla volta;


Cosa fare nella comunicazione non verbale:

  • Cerca di dare sicurezza e sostegno tramite il contatto fisico;

  • Mantieni il contatto visivo;

  • Cerca di interpretare il linguaggio del suo corpo;

  • Accompagna il linguaggio con una gestualità coerente;

  • Assicurati che la comunicazione non sia ostacolata da problemi fìsici (vista, udito, protesi dentarie);


Atteggiamenti corretti:

  • Avere un atteggiamento incoraggiante;

  • Dare suggerimenti se il malato si blocca su una parola;

  • Riassumere quanto detto in precedenza

  • Ripetere quanto detto con parole diverse

  • Accompagnare parole con gestualità;


Atteggiamenti da evitare:

  • Avere un atteggiamento critico;

  • Sottolineare inutilmente l’errore

  • Non insistere se la persona non ricorda

  • Parlare velocemente e ad alta voce

  • Utilizzare frasi lunghe e termini difficili;

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