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I sintomi

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Di fronte a molti di questi segnali è importante rivolgersi al più presto ad una figura sanitaria di riferimento.

Per approfondire il punto di vista di familiari, medici, operatori e volontari consulta la nostra sezione Per saperne di più.​

  • Perdita di memoria (amnesia)

  • Problemi con il linguaggio (non riesce a trovare le parole….)

  • Disorientamento temporale o spaziale

  • Difficoltà con i concetti astratti

  • Riporre gli oggetti fuori posto: difficoltà di categorizzazione

  • Difficoltà in attività quotidiane o in azioni finalizzate (aprassia)

  • Difficoltà a riconoscere cose o persone (agnosia)

  • Diminuzione della capacità di giudizio


Perdita di memoria (amnesia)

È normale dimenticarsi, una volta ogni tanto, gli appuntamenti, i nomi dei colleghi, i numeri di telefono di amici e ricordarseli più tardi, soprattutto se sono venute meno, in modo occasionale, le componenti di attenzione, concentrazione e motivazione a conservare l’informazione. Una persona malata di Alzheimer si dimentica di queste cose molto spesso e soprattutto non riesce a ricordarsele neppure a distanza di tempo; ciò provoca uno stato di confusione, ripetizione di azioni o di affermazioni, condizionando lo svolgimento delle attività lavorative. La perdita della memoria riguarda inizialmente gli eventi successi di recente (memoria episodica).


Problemi con il linguaggio (non riesce a trovare le parole….)

A tutti può capitare di avere una parola "sulla punta della lingua". I malati di Alzheimer dimenticano parole semplici, di uso comune, o utilizzano una parola al posto dell’altra, o ancora le sostituiscono con altre illogiche. Ciò rende la comunicazione molto difficile.


Disorientamento temporale o spaziale

Per un breve momento può essere normale chiedersi: che giorno è oggi? Così come non è preoccupante sbagliare la fermata dell’autobus. Una persona con la malattia di Alzheimer, può perdere completamente la dimensione spazio temporale: si può perdere in luoghi abituali e non sapere più come tornare a casa.


Difficoltà con i concetti astratti

Controllare entrate e uscite del proprio conto bancario può essere problematico per tutti e può succedere a tutti scambiare una moneta con un’altra, ma non sbagliarsi tra uno e cento euro. Il malato di Alzheimer ha problemi maggiori può arrivare a non capire cosa i numeri rappresentino e perde la capacità di svolgere qualsiasi calcolo aritmetico; non coglie il significato di espressioni astratte (es. i proverbi).


Riporre gli oggetti fuori posto: difficoltà di categorizzazione

Può capitare a tutti riporre male un portafoglio o le chiavi di casa o cercare gli occhiali e poi accorgersi di averli in testa è pura sbadataggine. I malati di Alzheimer spesso ripongono gli oggetti in posti impropri: il ferro da stiro nel freezer, l’orologio da polso nella zuccheriera o i surgelati in guardaroba e così via.


Difficoltà in attività quotidiane o in azioni finalizzate (aprassia)

Una persona molto impegnata può a volte dimenticare qualcosa sui fornelli accesi o non servire parte di un pasto (es. insalata nel lavello e di servirla alla fine del pasto) o come usare un elettrodomestico. Una persona malata di Alzheimer perde progressivamente ed in modo persistente la capacità di usare oggetti di uso comune (l'elettrodomestico, il telefono, l’automobile, la penna, lo spazzolino, il cucchiaio) o di svolgere attività usuali (fare la spesa, riordino della casa, vestirsi).


Difficoltà a riconoscere cose o persone (agnosia)

Può essere normale non riconoscere immediatamente un persona conosciuta o un oggetto familiare. Una persona con la malattia di Alzheimer all’inizio ha difficoltà persistenti a riconoscere oggetti e in seguito a riconoscere i volti di persone familiari, parti del proprio corpo nonché la propria immagine riflessa nello specchio.


Diminuzione della capacità di giudizio

Può capitare a tutti di uscire di casa con il golf indossato al rovescio o di non voler andare dal dottore quando si ha qualche piccolo disturbo, ma alla fine si fanno curare. I malati di Alzheimer invece non riconoscono la presenza di un disturbo, né si fanno visitare. La mancanza della capacità di giudizio li spinge anche ad avere comportamenti insoliti, come il vestirsi in modo inappropriato, per esempio con il cappotto in una giornata estiva o indossare indumenti troppo leggeri in un giorno fresco.


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